
Il Sisma bonus è l’agevolazione per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche.
In pratica, è una detrazione IRPEF o IRES che viene riconosciuta ai contribuenti, sia privati che società, che effettuano dei lavori per mettere in sicurezza le proprie case o i propri edifici.
Gli interventi, effettuati su opere che si trovano in zone sismiche di alta pericolosità, si basano su una detrazione che va calcolata su un ammontare complessivo di 96 mila euro per unità immobiliare e deve essere ripartito in 5 quote annuali di pari importo.
Qual è l’agevolazione per il sisma bonus?
Di base, l’agevolazione è al 50% in cinque anni, ma si può usufruire di una maggiore agevolazione nei seguenti casi:
- quando dalla realizzazione degli interventi deriva una riduzione del rischio sismico,
che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore, la detrazione spetta
nella misura del 70% delle spese sostenute (75% se gli interventi riguardano le parti comuni di edifici condominiali) - se dall’intervento deriva il passaggio a due classi di rischio inferiori, la detrazione
spetta nella misura dell’80% delle spese sostenute (85% se gli interventi riguardano le parti comuni di edifici condominiali)
Quando si parla di Super Bonus?
Se sono rispettate tutte le condizioni previste dal Superbonus, l’agevolazione può essere potenziata al 110%.
Grazie al Decreto Rilancio 2020, inoltre, è stata introdotta la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura anche per il Sismabonus 110 oltre che per tutti gli altri interventi agevolabili.
Ed invece come funziona il Sisma Bonus Acquisto?
Il Sismabonus Acquisto è la detrazione riservata agli acquirenti di nuove unità immobiliari edificate – nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3 – al posto di fabbricati demoliti, e quindi ricostruite con lo scopo di ridurne il rischio sismico. Tale agevolazione, però, vale solo se l’impresa di costruzione cede l’immobile entro 18 mesi dalla data di conclusione dei lavori.
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