
Le politiche di rilancio che sono al vaglio degli addetti ai lavori in questo momento pongono l’attenzione sui giovani e in particolare sulla facilitazione dell’accesso al credito per l’acquisto della prima casa.
Questa facilitazione, che riguarderebbe gli under 36, è contenuta nel decreto Sostegni Bis e darebbe la possibilità di ai giovani di età compresa tra i 25 e i 35 anni di accedere al finanziamento della prima casa a condizioni agevolate abbattendo i costi relativi alle tasse.
Quali tasse vengono sospese per l’acquisto della prima casa?
I giovani con un’età compresa tra i 25 e i 35 anni potranno vedere annullati i costi riguardanti le imposte di registro, le imposte ipotecarie e quelle catastali previste sugli atti di compravendita.
Tale “sconto”, è bene ricordarlo, non può essere applicato sugli immobili che hanno le caratteristiche del lusso. Sono pertanto escluse ville, i castelli oppure beni di particolare rilievo.
Sarà garantita anche l’esenzione dall’imposta sostitutiva sull’atto del mutuo. Qualora sia stato effettuato il pagamento dell’IVA sul valore della casa, la somma corrispondente può essere utilizzata in compensazione al momento della dichiarazione dei redditi, oppure per scalare l’importo sull’imposta di registro qualora si effettui una donazione o una successione.
Inoltre, è previsto un ulteriore sgravio degli oneri che riguardano la stipula degli atti che devono essere siglati da un notaio.
Sono escluse dagli sgravi le eventuali spese per il corrispettivo dovuto all’agenzia immobiliare, che però possono in parte essere detratte in seguito alla dichiarazione dei redditi, e le spese dovute per l’istruttoria del mutuo.
Mutuo: che cosa cambia per i giovani under 35?
Lo scopo dei provvedimenti presenti nel provvedimento Sostegni Bis mira a dare la possibilità ai giovani di “affrancarsi” dalle famiglie di origine per raggiungere la propria indipendenza.
Tuttavia i giovani hanno un atteggiamento prudente, in particolare in questo momento storico in cui la pandemia causata dal Covid-19 non ha sicuramente giovato alla creazione di un clima di stabilità lavorativa.
Il provvedimento affronta un argomento spesso ritenuto un tabù, costituito dal finanziamento della somma del 100%.
Il mutuo, generalmente, viene concesso sull’80% della somma, con l’obbligo di versare il 20% del capitale. Il pagamento del 20% viene effettuato spesso in più tranche: con un assegno che accompagna la proposta di acquisto e, nel caso in cui siano previsti, il preliminare di vendita e il compromesso.
Con un finanziamento ottenuto al 100%, essendo la banca ad erogare l’intero importo, questo iter si semplifica.
Fondo Mutui Prima Casa Consap: come viene regolato per gli under 35
Il Fondo mutui prima casa gestito da Consap verrà rifinanziato con 55 milioni di euro così da richiedere, tramite il proprio istituto di credito, un’ulteriore garanzia dello Stato per l’accesso alla somma da finanziare.
Inoltre sarà possibile ottenere un tasso calmierato quando il rapporto tra rate e reddito non è sufficiente. Questa possibilità verrà data ai giovani, ma anche a chi ha un lavoro atipico.
Il provvedimento prevede di aumentare la garanzia dello Stato al 70-80% del mutuo contro l’attuale 50%. Ciò consentirebbe alle banche di avere una motivazione in più per rilasciare un mutuo al 100%.
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